1.4 Frasi temporali e causali con l’indicativo
Finora abbiamo affrontato solo testi molto brevi, per lo più con un solo verbo. Abbiamo incontrato qualche eccezione negli esercizi sul futuro secondo, tra i quali si trovavano anche testi contenenti frasi subordinate di tipo temporale (sulle quali v. qui sotto) e condizionale (introdotte da si). Iniziamo adesso a esaminare sistematicamente alcuni testi più lunghi, contenenti frasi subordinate e quindi almeno due verbi: uno reggente, e uno o più verbi subordinati dipendenti dal primo. In questi casi, per analizzare la sintassi della frase occorrerà prima di tutto capire quale sia, tra le varie frasi, quella reggente: le frasi subordinate, di solito, sono introdotte da congiunzioni o espressioni subordinanti come quelle che vedremo più sotto, con valore temporale o causale. Poi, per ogni verbo, occorrerà individuare (se presenti) soggetto e complemento oggetto.
Frasi temporali
- Tunc, cum pauper erat, non sitiebat Aper
“Allora, quando era povero, Apro non aveva sete“
Le proposizioni temporali si costruiscono semplicemente introducendole con una congiunzione temporale, come in italiano. Tra le più comuni:
- cum: “quando” (da non confondersi con la preposizione cum, che regge l’abl. nei compl. di modo e compagnia); è spesso accompagnata da avverbi in funzione prolettica (cioè anticipatrice) come tum o tunc (“allora”) e nunc (“ora”), che non sempre è necessario tradurre se non si vuole appesantire la frase. Cum è molto comune e può introdurre anche frasi al congiuntivo, e con valori diversi da quello temporale; occorre dunque prestare attenzione al contesto.
- dum: “mentre, finché”.
- quoad, donec: “finché”.
- priusquam, antequam: “prima che”. Possono reggere anche il congiuntivo se si riferiscono ad un’azione non certa, ma possibile.
- postquam: “dopo che”
- ut, ubi primum, ut primum, cum primum, simul ac, statim ut: “non appena”
Frasi causali
- Ideo filium tuum non vidi, quod in hibernis erat
“Per questo motivo non ho visto tuo figlio, perché era negli accampamenti invernali”
Le frasi causali sono introdotte dalle congiunzioni quod, quia o quoniam. Esse hanno l’indicativo quando la causa è oggettiva; se invece c’è un elemento di soggettività o ipoteticità si costuiscono, come vedremo più avanti, con il congiuntivo. Possono (ma non devono) essere precedute da avverbi ed espressione con funzione prolettica, cioè anticipatrice: ad es. ideo, eo, idcirco, propterea, ob eam causam, ob eam rem, che significano tutte “perciò, per questo motivo”. Traducendo in italiano possono anche essere omesse, per non appesantire la frase.